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Migrazioni, una due giorni per ricordare Beata Marchetti, cofondatrice scalabriniane
8 dicembre 2014Una due giorni per ricordare la Beata Madre Assunta Marchetti, cofondatrice delle suore missionarie di San Carlo Borromeo/Scalabriniane si è svolta questo fine settimana nella sua terra Natale, la lucchesia. A Camaiore – e in particolar modo nella frazione di Lombrici, dove è nata – e a Lucca, sede diocesana. “Madre Assunta è testimone di amore verso i più piccoli, così come dice il Vangelo. La sua testimonianza è un dono d’amore e di vita.
E’ un testimone da raccogliere oggi con i barconi dei migranti. Sta a noi accogliere questi fratelli così come Beata Assunta ha fatto”, ha detto l’Arcivescovo di Lucca, Italo Castellani, a margine della messa solenne celebrata nel Duomo della città e che è stata trasmessa da Raiuno. A celebrata celebrare la funzione religiosa, oltre che monsignor Castellani anche monsignor Gianfranco Lazzareschi, arciprete della Cattedrale, Padre Gabriele Bentoglio, scalabriniano, oltre ad altri presbiteri tra i quali monsignor Damiano Pacini e don Andrea Ghiselli parroco collaboratore della Valle di Camaiore. I canti sono stati eseguiti dal Coro Beata Madre Assunta Marchetti. “E’ una grande emozione celebrare madre Assunta Marchetti nei luoghi dove lei è nata. A Lucca e a Camaiore la invochiamo con grande gioia. E’ per noi un onore straordinario essere qui a ricordarla, con una gioia incredibile, così come è successo a San Paolo del Brasile per la sua beatificazione”, ha spiegato Suor Neusa de Fatima Mariano, superiora generale delle Scalabriniane. Il 6 di dicembre c’è stato un tour dei luoghi sacri, e una conferenza con la spiegazione del suo ritratto ufficiale, opera della pittrice Natalia Tsarkova. Nell’occasione, è stato presentato anche il volume “Beata Madre Assunta Marchetti. Cofondatrice delle Suore Missionarie di San Carlo Borromeo/Scalabriniane” (Tau Editrice) pubblicato nella collana “Testimoni delle Migrazioni” della Fondazione Migrantes. A Camaiore, poi, l’inaugurazione della statua a lei dedicata (opera di Gabriele Vicari) e al teatro dell’Olivo lo spettacolo “Madre Assunta: cuore materno di Dio tra i migranti” scritto da Antonella Mattei ed Enrico Selleri.